pubblicato il 15 marzo 2016

L’Italia è la terza potenza agricola dell’UE

Ma il problema è la frammentazione: più di un milione di proprietà.

TAGS: Agricoltura, Europa, Imprenditore agricolo

Tratto da: Sole 24 Ore
Con un fatturato di oltre 43 miliardi di euro nel 2013, l’Italia è la terza potenza agricola dell’Unione Europa. A dirlo è Eurostat, che ha da poco diffuso l’edizione 2015 del dossier “Agriculture, forestry and fishery statistics”, un rapporto che descrive non solo la produzione agricola, ma anche l’allevamento, la diffusione delle coltivazioni biologiche e l’inquinamento prodotto da questi settori.

Sul fronte del fatturato a primeggiare è la Francia, che nel 2013 ha sfiorato i 57 miliardi di euro, quindi c’è la Germania con 46,2 miliardi e, come detto, l’Italia. È però interessante notare come siano stati raggiunti questi risultati: Parigi e Berlino, infatti, ci sono arrivati coltivando una superficie maggiore di territorio rispetto a quello italiano e dando lavoro a meno persone.
In Francia sono destinati a coltivazione e pascolo qualcosa come 27,7 milioni di ettari di territorio, il dato più alto di tutta l’Unione, sui quali lavorano 725mila persone. Mentre sono 523mila i “contadini” tedeschi, che coltivano una superficie pari a poco meno di 17 milioni di ettari. Tra Trento e Palermo, invece, sono 12 milioni gli ettari utilizzati in agricoltura. E gli occupati raggiungono quota 817mila, il terzo valore più alto dell’UE dopo quelli di Polonia e Romania.

Come si spiega tutto questo? Al netto delle caratteristiche geografiche, con la tendenza italiana a preferire le piccole e medie imprese. In Italia ci sono più di un milione di proprietà agricole, destinate ai vari impieghi. In Francia sono 472mila, in Germania 285mila. E se nelle prime due potenze agricole europee la dimensione media di queste aziende copre 58 ettari, in Italia non si va oltre i 12, praticamente un quinto di quelle francesi e tedesche.

L'articolo continua con altri dati e con interessanti GRAFICI per i singoli stati e colture